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Вершы: Paolo Conte. Paolo Conte. Sindacato Miliardari.


Un amico bussa alla porta - Chi e? -
- Son io - disse in quell'alba ormai lontana
- Vieni, entra, dai moglie, facci un caffe! -
- Perche a quest'ora? e un'ora molto strana -
- Tre milioni, devi prestarmeli tu
li rendo fra tre giorni o poco piu -

Sindacato miliardari, io gli ho dato quei denari
e non li ho visti piu, e neanche lui,
dimmi tu, un domani che dovessi aver
bisogno di quei soldi
allora che faro?
Sai com'e... non si sa mai...

Un domani... ma quel domani e gia qui
e diventato oggi tanto in fretta
le mie mani frugano in tasca
e non c'e neanche piu una mezza sigaretta
ma un amico resta un amico, lo so
la zecca ha fantasia, il cuore no.

Sindacato miliardari, tu t'intendi di denari
ma di amici no
tu non puoi, tu non sai
non capisci la bellezza
di una storia come questa
da-da-da....

All'Avana... sopra un'amaca c'e lui,
intorno un gran profumo di banana.
Poi chi arriva? Io con mia moglie, ma gia!
Venuti dall'Italia ormai lontana,
con la bici... che pedalata fin qua!
ma lui ci guarda in faccia ed ecco la:
la mia bici... diventa d'oro, ma gia,
perfino il campanello e platinato,
e il fanale e uno smeraldo cosi,
partiamo di volata a perdifiato...
Che sia vero? che sia un inganno? chissa!
O il riverbero del sole che c'e qua...